Un museo a voce alta. La scuola raccontata dai suoi oggetti è il titolo di un progetto formativo che si è svolto a Campobasso a partire dal 2 ottobre e che vedrà il culmine nell'evento finale del 25 ottobre.
Le classi coinvolte fanno parte della scuola “D’Ovidio” di Campobasso. Il progetto ha preso il via con la lettura di alcuni estratti del libro Dimmi quello che non so, di Luisa Mattia con le illustrazioni di Otto Gabos (Librivolanti), occasione in cui le ragazze e i ragazzi hanno incontrato gli oggetti che poi hanno avuto modo di vedere direttamente nella visita al museo.
Penne, calamai, registri, abbecedari: oggetti della scuola di un tempo che mantengono intatto il loro fascino.
Questi oggetti sono stati fonte di ispirazione per la produzione di elaborati che saranno letti ad alta voce nell’evento finale del 25 ottobre, presso la Saletta Fermi dell'Università degli studi del Molise, con Teresa Porcella come ospite speciale.
Un museo a voce alta si è svolto nell’ambito di “Io leggo ad alta voce”, progetto dell’associazione Scioglilibro vincitore nel 2020 di un bando del Centro per il Libro e la Lettura
La redazione di qualcunoconcuicorrere
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